Dalla Virtus alla Pro Lanciano
Dal campionato 1959-60 la squadra della città è la Pro Lanciano, che formalmente è una sezione della locale Pro Loco, appunto la Pro Lanciano, e il Borgo Lanciano, formazione che negli ultimi anni ha ben figurato nei tornei minori, e nel 1958-59 è stata promossa in Prima Categoria, nuova denominazione del massimo campionato regionale.
Il club per qualche anno conserverà i colori sociali giallo e azzurro utilizzati dal Borgo e mutuati dallo stemma della città, fino a quando nel 1962-63 torna a indossare la maglia a strisce verticali rosse e nere. La Pro Lanciano milita per diversi anni in Prima Categoria: la squadra è composta da un nucleo consolidato di giocatori locali, integrato da altri elementi comunque sempre di origine abruzzese.
Nel 1963-64 il club sfiora la promozione in serie D, mancata a causa della sconfitta nello spareggio contro il Termoli: 1-1 a Ortona e 2-0 per i molisani nella ripetizione a Pescara. Il tanto agognato salto di categoria arriva al termine della stagione 1967-68, quando la squadra che il presidente Mimì Di Lallo affida al tecnico Rinaldo Olivieri si impone nel proprio girone con ben dieci punti di distacco sul Roseto, e in seguito batte nello spareggio regionale il Teramo, vincendo 1-0 in casa e 0-2 in trasferta.
Negli anni seguenti la Pro Lanciano partecipa con buoni risultati ai vari campionati di serie D, raggiungendo sempre una salvezza tranquilla, e lottando anche per diverse stagioni per il passaggio in C quando sotto la presidenza di Leonardo Petruzzi prima e Luciano Pozzolini poi.
Tra gli eventi rilevanti per il calcio rossonero in questo periodo va ricordata l’inaugurazione del nuovo stadio nel quartiere Cappuccini nel 1969, dal 2001 è intitolato a Guido Biondi.