Dalla Serie B alla Prima Categoria
Nell’estate del 2016 il calcio lancianese vive il tracollo più drammatico dal Dopoguerra in poi, se non il più drammatico in assoluto della sua storia. A giugno la squadra retrocede perdendo con la Salernitana i play out per la Serie B, e un mese dopo, nonostante le rassicurazioni della dirigenza, la Virtus non viene iscritta al campionato di Lega Pro.
Falliti diversi tentativi di affiliare una nuova società in Serie D o in Eccellenza, il testimone di principale squadra cittadina passa così nelle mani della Marcianese, società fondata nel 2007 nell’omonima contrada di Lanciano, che milita nel torneo di Prima Categoria. Il salto all’indietro è incredibile: si passa dal secondo livello del calcio nazionale al terzo regionale! Dalle dirette di Sky alle partite senza segnalinee!
In estate i dirigenti della Marcianese concludono un accordo di collaborazione con l’associazione Lanciano Rossonera, che prevede tra l’altro la cessione del titolo sportivo a fine stagione per rifondare un club con il nome «Lanciano», come effettivamente avverrà con la nascita della società che si chiama «Lanciano 1920», dall’anno della fondazione della prima Virtus.
Dopo una stagione di transizione, il club rossonero viene rilevato dall’imprenditore Fabio De Vincentiis, cambia denominazione, e spera fino all’ultimo nel ripescaggio in Promozione, che però non arriva. Bisognerà quindi conquistare la categoria superiore sul campo, cosa che avviene con Alessandro Del Grosso in panchina, che stravince il campionato e passa in Promozione.