Coppa Italia, il Lanciano incassa il pari nel finale ma passa ai quarti
LANCIANO 1 (4-3-3) Forti; Caniglia (9’ st F. Malvone), Lucarino (22’ st Boccanera), Natalini, De Santis (25’ st Tidiane); Verna (17’ st Petrone), Sassarini, Quintiliani; Minchillo (19’ st Gragnoli), Polisena, Shipple. A disposizione: Di Vincenzo, Del Bello, E. Zela. Allenatore: Alessandro Lucarellli
VIRTUS CUPELLO 1 (4-3-3) Tascione (33’ st Bellano); Berardi, Antenucci, Dinielli, Troiano; Tafili, Diaminuta (20’ st Scaglione), Capitoli (1’ st Claudio); Fulvi (9’ st Perrella), Fasoli (29’ st Bevilacqua), N. Battista. A disposizione: Acquarola, Di Filippo, S. Battista, Di Nocco. Allenatore: Panfilo Carlucci
ARBITRO De Gregorio di Chieti
RETI 3’ pt Minchillo, 48’ st Perrella (rigore)
NOTE ammoniti Lucarino, Polisena, Troiano, Claudio, Natalini; angoli 0-5; recupero 1’ pt 5’ st; spettatori 400 circa
Forte dello 0-2 a Cupello, e del gol lampo di Minchillo, il Lanciano passa ai quarti di finale di Coppa. Quanta fatica però nel secondo tempo per contenere gli ospiti, padroni del campo per almeno metà ripresa. Da rivedere anche la tenuta della difesa, che nel primo tempo ha “ballato” più del dovuto. L’esordio di Alessandro Lucarelli sulla panchina rossonera non è comunque da buttare: «Ho visto l’approccio giusto», ha dichiarato il tecnico nel dopo partita, «non potevo chiedere di più: i ragazzi sono stati bravi a iniziare concentrati e sono partiti bene nei primi trenta minuti».
«Il gol paradossalmente ha fatto scendere la concentrazione, che rischiava già di non essere al massimo dopo il risultato dell’andata», ha continuato Lucarelli, «sono i tranelli che nascondono gare di questo tipo. Oggi dovevo solo osservare e capire, e sono soddisfatto delle indicazioni positive che ho ricevuto». Per il Lanciano vero, quello che avrà l’impronta dell’allenatore, serviranno «40-50 giorni: nel frattempo dobbiamo vincere e fare risultati», sottolinea il tecnico, «non mi spaventa affrontare il Castelnuovo subito (vedi il calendario del campionato): così vediamo di che pasta siamo fatti noi e di che pasta sono loro».
Intanto Lucarelli incassa il passaggio ai quarti, maturato al termine di una gara, come detto, subito in discesa: pochi minuti e Cupello perde palla nella propria metà campo; Polisena lancia Shipple sulla destra; cross basso sul secondo palo e Minchillo, tesserato appena ieri, bagna l’esordio con la stoccata sotto porta che vale l’1-0.
Il Lanciano gioca bene, fa pesare una capacità di palleggio indubbiamente superiore e mette in crisi gli ospiti con i cambi di gioco. I rossoblù però approfittano della difesa di casa quando gira a vuoto: al 15’ Tafili, in tuffo di testa su traversone di Troiano, tocca la parte alta della traversa; al 21’ Fasoli da due passi non trova la porta dopo aver ricevuto palla da Battista dal fondo.
Dopo una mezzora di supremazia territoriale lancianese la gara si fa più equilibrata, e le occasioni da rete sono tiri dalla distanza: al 35’ Tascione blocca un sinistro a giro di Shipple; al 39’ Forti intercetta senza problemi quello da 35 metri di Diaminuta. Nel recupero Verna dal limite, servito da un “corner corto” di Shipple, sfiora la traversa.
È il secondo tempo quello che non va nel Lanciano visto stasera. I cupellesi partono a spron battuto: al 2’ Forti devia un tiro di Fulvi da destra, e un minuto dopo blocca quello di Battista dall’altro lato; al 4’ è pericoloso Fulvi lanciato da Battista. La squadra di Carlucci, ex rossonero del Cnd 1995-96, per una ventina abbondante di minuti è padrona del campo. Al 17’ sfiora il pari con Battista, che si presenta solo davanti a Forti che ne neutralizza la conclusione. Il portiere di casa al 28’ devia una conclusione dalla distanza di Antenucci.
Il Lanciano riesce a giocare poco e in contropiede. Con i cambi i rossoneri riescono a prendere campo, anche perché gli ospiti calano. Nel finale la squadra di Lucarelli mette pure maggiormente a frutto le ripartenze, e sfiora il raddoppio in almeno due occasioni: Gragnoli al 39’ fa la barba al palo su assist di Shipple; al 42’ una bella azione corale si conclude con l’assist di Shipple a Petrone, che tira al volo ma trova Dinielli sulla traiettoria.
Alla fine arriva il pari, forse meritato per quanto visto nel complesso, ma comunque determinato da un rigore dubbio: un contatto appena dentro l’area tra Boccanera e Battista per De Gregorio vale il tiro dal dischetto, che Petrella realizza a tempo scaduto. Nessun dramma per i rossoneri, che nel doppio confronto hanno ampiamente meritato il passaggio del turno, e ora puntano diritto al debutto in campionato, in attesa pure di buone notizie dal fronte mercato.