Vanno a vuoto i primi tentavi per rinforzare l’attacco rossonero
Alessandro Lucarelli aveva già chiesto rinforzi come condizione per accettare la panchina del Lanciano. Ora però, con la partenza di Andrea La Selva, rimpinguare l’attacco diventa più necessario che mai. Il campionato di Eccellenza inizia l’8 settembre, e finora i “colpi grossi” tentati dai frentani non sono andati a segno.
La prima scelta di Lucarelli era Stefano Micciché (1991), da tempo pallino del club rossonero: il presidente Fabio De Vincentiis tenta di portarlo qui fin dal suo arrivo a Lanciano, dopo averlo avuto come calciatore quando era a Francavilla.
Dopo aver vinto il campionato di Eccellenza con Lucarelli a Chieti, Micciché però è passato al Castelnuovo, oggi tra le principali rivali dei frentani per il salto di categoria. Al giocatore non dispiacerebbe seguire l’ex mister. Ma il club teramano, con il quale finora non sono state intavolate trattative dirette, per ora non ha intenzione di lasciarlo partire. Anzi, ha fatto capire che se ne parla solo se arriva una proposta economica rilevante.
Il discorso è grossomodo lo stesso pure per Mattia Rodia (1990), anch’egli protagonista del passaggio in D col Francavilla di De Vincentiis e qualche mese fa col Chieti di Lucarelli. A inizio agosto però Rodia si è accasato alla Torrese, che dopo il secondo posto della scorsa stagione punta nuovamente a un campionato di vertice.
Non meno difficile sarebbe portare in rossonero Nicola Fiore (1987), ex capitano della Vastese cresciuto nelle giovanili del Lanciano, con cui ha esordito in C1 nel 2004-2005: si sta allenando col Chieti da qualche giorno, e sembra essere a un passo dalla firma coi neroverdi, oltre che in generale propenso a restare in D.