Carbonelli e il suo Atletico Cupello, prossimo avversario del Lanciano
Intervista all’allenatore della giovane società rossoblù che in due anni è salita dalla Terza alla Prima e collabora con la Carpi Football Academy
Loris Carbonelli, è soddisfatto del rendimento della sua squadra? La classifica rispecchia quanto espresso finora dall’Atletico Cupello?
«Forse ci è mancata un po’ di continuità e qualche risultato ci sta stretto: penso soprattutto alla partita con il Vasto Marina che stavamo vincendo, e a come in quell’occasione sono maturati i gol degli avversari, oppure alla sconfitta a Tollo… Diciamo che qualche punticino in più potevamo averlo».
C’è qualcosa in particolare che è mancato?
«Sicuramente le assenze degli attaccanti, e nello specifico la possibilità di poter utilizzare a tempo pieno un paio di giocatori come Giuseppe Zara, alle prese con una pubalgia da smaltire, e Dario Costantini, che solo domenica è tornato a giocare da titolare ma non ha ancora i 90’ minuti nelle gambe. Siamo una squadra che costruisce molto gioco, ma soffre a finalizzare quando arriva davanti».
Lei come allenatore predilige un modulo rispetto ad altro?
«In linea di massima cerco di adattare schieramento alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, perché credo sia la soluzione migliore in queste categoria. Se invece avessi la fortuna di lavorare in Eccellenza, dove è più facile avere la possibilità di costruire una squadra su misura, prediligerei il 4-3-3, perché penso sia lo schema più equilibrato per svolgere al meglio le due fasi».
Qual è il vostro obiettivo in questo campionato?
«Innanzitutto una salvezza tranquilla, magari ritrovandoci alla fine in una posizione buona per i play off: sarebbe un grande obiettivo per una neopromossa come noi. Del resto non credo si possa ambire a risultati maggiori, poiché si tratta di un campionato anomalo vista la presenza del Lanciano».
È il vostro avversario di domenica: lo conosce?
«Conosco e stimo l’allenatore Alessandro Del Grosso, che l’anno scorso ad Agnone ha ottenuto grandi risultati. A livello tecnico giocare con loro in questo contesto è una lotta impari: secondo me andava evitato di far disputare la Prima al Lanciano. Anche solo per come di recente ha rappresentato l’Abruzzo a livello nazionale, andava presa qualche decisione diversa in ambito federale».
Prima squadra a parte, che società è l’Atletico?
«Da quest’anno abbiamo una scuola calcio con una sessantina di iscritti, che non è poco per una paese di cinquemila abitanti che ha un club maggiore in Eccellenza, e una formazione di calcio femminile, oltre ai percorsi di avviamento all’educazione motoria per i più piccoli. Inoltre siamo una società affiliata al Carpi e collaboriamo con diversi club della zona».
Come detto siete anche una neopromossa… ma abituata a vincere.
«Sì, veniamo dalla vittorie di due anni fa nel campionato di Terza Categoria e di quello di Seconda nella stagione scorsa, che abbiamo concluso praticamente senza sconfitte se si eccettua l’ultima partita con la promozione in Prima acquisita».
E sempre con Carbonelli in panchina: come è nata questa collaborazione?
«In precedenza ero stata tra i fondatori dello United Cupello, con cui siamo arrivati in Promozione, e ho lavorato con buoni risultati anche nelle giovanili della squadra di Cupello che ha militato in Promozione. In seguito c’è stata una parentesi a Casalbordino, dove nonostante il primo posto in classifica la società ha deciso di cambiare allenatore. Dopo questa parentesi, con amici che non avevano accettato la fusione tra Virtus Cupello e United Cupello, ho scelto di riniziare questo percorso quando stavo già collaborando con la Carpi Football Academy».
