Lafsahi decide la stracittadina del campionato Juniores: 2-1 del Lanciano all’Athletic
Padroni di casa in campo con quattro giocatori che hanno esordito in prima squadra, ma vanno sotto e fanno proprio il derby solo nel finale di gara
LANCIANO-ATHLETIC LANCIANO 2-1 (1-1) LUNEDÌ 30 OTTOBRE – 15:00 – ENRICO ESPOSITO DI LANCIANO |
Rossetti, Nativio, Valerio, Andreoli, Carniel, Cericola (24’ st Zela), La Morgia, Marterelli (29’ st Ferrante), Vitali (24’ st Lafsahi), De Rentiis (44’ st Salini). A disposizione: Bozzelli, Testini. Allenatori: Roberto Nardone e Alberto Iezzi |
Giammarino, Caravaggio, Strizzi, Taraborrelli (45’ st Campitelli), Cava, Di Ciano (12’ st Mattioli), Spadano, Verì, Ciampini (27’ st Baffoni), Ceroli, Mancinelli (17’ st Di Martino, 36’ st Brasile). A disposizione: D’Alicarnasso, Roccalba. Allenatore: Domenico Masciangelo |
ARBITRO Angelo Massimini di Lanciano RETI 14’ pt Mancinelli (A), 17’ pt Cericola (L), 37’ st Lafsahi (L) NOTE Ammonito Ferrante del Lanciano; angoli 8-0; recupero 0’ pt 5’ st; spettatori un centinaio circa |
Formazioni alla mano, doveva essere una partita senza storia: il Lanciano infatti schierava nell’undici iniziale ben quattro giocatori che hanno esordito in prima squadra, più il portiere Rossetti e il capitano Andreoli, che pure ha svolto parte del ritiro con Del Grosso. I padroni di casa sono però riusciti ad avere ragione dell’Athletic solo a ridosso della zona Cesarini, quando Lafsahi (entrato per Vitali infortunato) ha perfezionato uno spunto di De Rentiis, il più incisivo dei suoi durante tutta la partita.
L’Athletic non ha difettato in grinta e caparbietà: è stato sempre in agguato sugli errori avversari, e su uno di questi ha anche trovato il vantaggio; ma alla fine si è dovuto arrendere alla fisicità e tecnica maggiori dell’undici di Nardone e Iezzi. Nel Lanciano tuttavia è forse da rivedere qualcosa a livello mentale: alcuni degli uomini migliori a volte sono apparsi superficiali, leziosi in alcune giocate e con la tendenza al “numero” e al tocco di troppo.
Ad ogni modo il risultato è giusto, in quanto i padroni di casa hanno mantenuto quasi costantemente il pallino del gioco, attaccando a testa bassa soprattutto subito dopo l’intervallo. Il gol tuttavia è arrivato quando la benzina sembrava pressoché finita, ispirato da De Rentiis, autentico uomo in più del Lanciano.
Pronti, via e infatti è proprio De Rentiis ad andare due volte alla conclusione da ottima posizione: al 4’ a tu per tu con Giammarino manda fuori; al 7’, lanciato da Marterelli, trova il portiere avversario pronto all’intervento. L’Athletic non sta a guardare ed è pericoloso all’11’, quando Mancinelli recupera un pallone sulla fascia destra, entra in area e tira; la palla intercettata da un difensore finisce a Ceroli, che sotto porta alza troppo la mira.
Al 12’ è ancora De Rentiis a sfiorare la rete con una conclusione a fil di palo, ma ad andare in vantaggio sono gli ospiti, sempre concentrati nello sfruttare le incursioni offensive: rilancio della difesa in maglia bianca, doppia leggerezza a centrocampo e in terza linea, e Mancinelli scappa palla al piede per andare a trafiggere Rossetti. La gioia dura però pochi minuti, perché al 17’ Cericola prende palla da destra, si accentra e beffa Giammarino sul primo palo.
Riportata la gara in parità, il Lanciano si impossessa del pallino del gioco, ma senza strafare né creare grosse insidie. La palla-gol migliore capita sui piedi di Vitali al 33’, quando intercetta un traversone che taglia tutta l’area da sinistra a destra, ma non inquadra la porta.
Invece l’avvio di ripresa dei padroni di casa è arrembante: riescono a tenere il baricentro molto alto e a tratti schiacciano gli avversari a ridosso della propria area di rigore. Ma le conclusioni davvero pericolose sono poche: le migliori capitano al 16’ con Nativio che affonda dalla destra, serve Cericola che si destreggia in area e sfiora il secondo palo; al 23’ Vitali costringe Giammarino alla deviazione in corner con un tiro da 25 metri.
Il Lanciano manovra, è padrone del campo, ma stenta a indovinare l’affondo decisivo: in pratica abbaia tanto ma riesce a mordere poco, finalizzando spesso con conclusioni velleitarie. A metà ripresa poi la spinta dei padroni di casa cala e la manovra perde lucidità.
Così l’Athletic, oltre a continuare a difendersi con ordine, prova anche a tirare fuori la testa. Per risolvere la partita serve perciò un guizzo di De Rentiis: sulla sinistra scambia di fino con Zela, arriva di prepotenza davanti a Giammarino, lo evita in uscita e tira, e prima che un difensore possa provare l’intervento arriva Lafsahi che da due passi gonfia la rete.
Partita finita? Macché. L’Athletic ne ha ancora, si spinge in avanti e tenta di approfittare di una difesa che non sempre appare impeccabile. I “bianchi” sono infatti sul punto di cogliere in fallo la retroguardia di casa almeno un paio di volte: in particolare al 41’ Ceroli, che riceve in area un pallone da destra, controlla e tira ma non trova la porta. E passata quest’ultima emozione, il derby va praticamente in archivio.