Travaglini (Vasto Marina): «Primo posto proibitivo, ma la Promozione resta l’obiettivo»
Intervista al presidente della società che sabato alle 15:00 ospita il Lanciano all’Aragona: la squadra e i programmi a lunga scadenza di un club che vuole rispolverare i fasti della recente militanza in Eccellenza
Presidente Pino Travaglini, il Vasto Marina dove vuole arrivare in questo campionato?
«Non nascondiamo che senza il Lanciano saremmo partiti per puntare al primo posto, ma purtroppo il mancato ripescaggio dei rossoneri ha ridimensionato gli obiettivi. Del resto è successo già in passato ad altri, quando nei tornei minori abruzzesi ci si è trovati a fare i conti con realtà come Teramo, Vasto o Chieti. Oggi l’epilogo sembra già scritto, ma ciò non toglie che puntiamo comunque a salire in Promozione, che sia passando per i play off o attraverso un ripescaggio».
Che tipo di squadra avete fatto e quali sono i giocatori principali?
«Abbiamo puntato su calciatori “di categoria”, come ad esempio i termolesi Di Vito, Travaglini e Marcovicchio, o su Vasiu che si è affermato come uno dei principali attaccanti da doppia cifra in questo campionato. Di certo, rispetto alla Prima di diversi anni fa, è un torneo molto più competitivo: la squadra che abbiamo oggi in altri tempi avrebbe vinto a mani basse, ora invece dobbiamo fare i conti con un campionato che è salito di livello».
Quali sono a suo avviso le squadre più attrezzate dietro al Lanciano?
«Nella corsa per salire di categoria vedo in Orsogna, Atessa e Cupello le nostre principali rivali: sono squadre che hanno allestito un buon organico e che hanno tecnici preparati che conoscono questo campionato».
All’esordio avete vinto di misura: è stata più dura del previsto?
«San Vito è un “campo da battaglia” ed è una piazza pericolosa per tutti, dove non è facile fare risultato. Lo dicono anche la sequenza dei gol della nostra partita e il fatto che la gara alla fine sia stata risolta da due guizzi di Di Vito e Vasiu, che sono giocatori che fanno la differenza in Prima Categoria e hanno determinato il risultato».
Lei, dopo il periodo da dirigente quando eravate in Eccellenza, è tornato in società dopo alcuni anni da dirigente della Vastese.
«Sì, ho dato il mio contributo quando si è trattato di far risalire la Vastese, ed ero in società quando siamo tornati in Serie D. Ne sono uscito per una serie di divergenze di vedute con altri dirigenti. Vasto Marina è sempre stata nel mio cuore e sono tornato insieme ad altri amici».
Come sono i rapporti tra le due società vastesi?
«Sono sempre stati un po’ burrascosi, ma è una rivalità della quale io personalmente, in tutta sincerità, non capisco il senso e ho sempre cercato di attenuare».
Quali sono i programmi del Vasto Marina più a lunga scadenza?
«Nell’immediato, come detto, il ritorno in Promozione è il traguardo minimo. In seguito puntiamo a stabilizzarci in Eccellenza: è un campionato che mi piace per le piazze che ci sono, dove si vedono molto giocatori di buon livello, come di buon livello sono molte società e i loro dirigenti. Inoltre al nostro campo in località San Tommaso presto inizieranno i lavori per il sintetico, e nel frattempo abbiamo scelto il San Paolo della zona 167 perché abbiamo una squadra tecnica, che preferiva non giocare sulla terra».
Che partita si aspetta sabato con il Lanciano?
«Il fatto di giocare all’Aragona di certo non ci avvantaggia, visto che avremo di fronte una squadra forte, veloce e tecnica. Non è contro il Lanciano che dobbiamo conquistare i punti per i nostri obiettivi, e sicuramente per noi è più determinante la partita successiva con Atessa… ma, ovviamente, un risultato positivo sicuramente ci darebbe una grande carica innanzitutto a livello morale».
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