Prima Categoria ai nastri di partenza: ecco le 15 formazioni del girone B
Presentiamo il campionato che vede Lanciano grande favorita. Almeno in 7 possono ambire ai play off: arrivi, partenze e prospettive di tutte le squadre
I pronostici sono unanimi nell’indicare il Lanciano del presidente Fabio De Vincentiis come certo vincitore del girone. Alle spalle dei rossoneri non mancano però formazioni che hanno allestito organici d’alta classifica per la Prima Categoria: dall’Orsogna che arriva dal girone C alle retrocesse Vasto Marina e Virtus Ortona, senza dimenticare le neopromosse Atletico Cupello e Atessa Mario Tano.
Da non sottovalutare lo Scerni, che conta su un gruppo consolidato che già da due anni lotta per i play off, e il giovane Athletic Lanciano, che pure ha assemblato un’ottima rosa “di categoria” con tutte le carte in regola per arrivare agli spareggi per la Promozione.
Paglieta, San Vito 83 e Tollese sembrano le squadre meglio attrezzate per una salvezza tranquilla; Fresa, Roccaspinalveti e Trigno Celenza partono leggermente indebolite rispetto alla scorsa stagione, ma ugualmente agguerrite a conservare la categoria. È in ritardo il Tre Ville, ripescato dopo la compilazione dei gironi e il ritiro di Real Montazzoli e Sporting San Salvo: i gialloverdi, a lungo abituati a tornei di vertice non solo in Prima, ma anche in Promozione, sono ancora un cantiere aperto.
Oltre al Lanciano, da ricordare che ci sono altre due piazze che vantano almeno una partecipazione a campionati della Figc nell’Anteguerra: Atessa, che oltre a numerose stagioni nella massima divisione regionale ha anche militato in D negli anni ’70, e l’Orsogna, che pure conta diverse annate nel principale torneo abruzzese negli anni ’50. C’è poi Tollo che ha visto l’Interregionale negli anni ’80, mentre Vasto Marina in anni più recenti ha militato stabilmente in Eccellenza.
Dopo il Lanciano, è tra i club più “storici” del girone: la prima affiliazione alla Figc di una squadra di Atessa risale infatti al 1932. La Mario Tano torna in Prima dopo un anno di Seconda: nel 2015-2016 retrocesse perdendo i play out con Roccaspinalveti. Pur se neopromossi, i rossoblù si candidano per un campionato di vertice. In panchina è arrivato l’atessano Gabriele Farina, che trova un organico abbastanza rinnovato: le partenze sono state infatti una dozzina. Gli acquisti di punta sono due attaccanti che hanno chiuso l’ultimo torneo di Prima in doppia cifra: l’ex Guastameroli Carmelo Sciarrino (classe 1998, 11 reti) e Danilo Venditti (1990, 17 gol) che ha militato nel Real Montazzoli; dal Montazzoli che ha sfiorato i play off arrivano anche Nicola Vitullo (1988), Valerio Caruso (1994) e Gianluca Iannone, mentre dalla Promozione “scendono” Davide D’Ortona (1992) dal Fossacesia, e i fuori quota Valerio Cericola (1997) e Armando Spinelli (1998) dalla Val di Sangro, e Paolo Marcucci (1998) dal Casalbordino.
L’Athletic Lanciano è al debutto in Prima Categoria: la dirigenza è quella del Lanciano Fc che l’anno scorso è stato iscritto alla Terza, e che ha rilevato il titolo sportivo del Guastameroli. Sulla panchina rossonera siede proprio l’ex tecnico orange, Matteo Pasquini, che con la squadra di Frisa ha sfiorato l’accesso ai play off. Nella rosa c’è una nutrita colonia di ex di Guastameroli e Marcianese, tra i quali l’attaccante Simone Aielli (1990, 10 gol senza rigori nell’ultimo campionato) e Davide Scopinaro (1991), che l’anno scorso è stato costretto a fare i conti con un infortunio che ne ha compromesso la stagione. Tra i giocatori con esperienza in categoria superiore, spicca l’attaccante Davide Valbonesi (1981), che scende in Prima dopo l’ultima stagione in Promozione con la Virtus Ortona, e soprattutto una lunga militanza tra D ed Eccellenza. L’Athletic è tra le squadre candidate a lottare per un posto nei play off.
L’Atletico Cupello è una società giovane: fondata appena due anni fa, ha subito vinto Terza e Seconda Categoria (l’anno scorso era nel girone con l’Atessa). La dirigenza guidata dal presidente Antonio Minicucci ha confermato per la terza stagione il tecnico Loris Carbonelli e buona parte del blocco che si è imposto in Seconda. A rinforzare i cupellesi sono poi arrivati diversi giocatori di categoria: dallo Sporting San Salvo l’attaccante Dario Costantini (1992, 15 reti l’anno scorso), il centrocampista Federico Argirò (1994) e il jolly di centrocampo e difesa Nicola Scafetta (1989), ex Virtus Cupello come l’esperto difensore Cesare Del Bonifro (1987), che arriva dallo Scerni che da due stagioni lotta per i play off. Al debutto in Prima l’Atletico punta innanzitutto a raggiungere il più presto possibile la salvezza, per poi cercare di togliersi qualche soddisfazione: i play off sono un obiettivo alla portata.
Il Fresa è una di quelle squadre che lotterà fino alla fine per mantenere la categoria, magari cercando di evitare i play out che l’anno scorso hanno permesso ai biancorossi di centrare la salvezza, dopo una caparbia rincorsa iniziata con i rinforzi del mercato di dicembre. Proprio la tenacia con cui i fresani hanno risalito la china nella stagione precedente ne fanno una formazione da non sottovalutare. L’impresa non sarà facile, perché hanno lasciato il club biancorosso il bomber Admir Vasiu, Dritan Puka, Eriberto Ottaviano e Giacomo Racano. L’unico “forestiero” rimasto è Gabriele Ottaviano. L’età media della squadra, composta quasi esclusivamente da fresani, è molto bassa: i volti nuovi sono Giuseppe Tracchia (1993) ed Elia Portellini (1992) dal Lentella che l’anno scorso ha vinto la Terza, il senegalese Djibril Silla (1997) ex Delfino Flacco Porto, e il portiere Carmelo Schiavone (1995) l’anno scorso al Real Porta Palazzo.
I pronostici sono unanimi nell’indicare i rossoneri come primi classificati al termine della stagione regolare. Del resto il presidente Fabio De Vincentiis, che ha rilevato il club appena trasformato da Marcianese in Lanciano 1920, ha costruito una squadra che avrebbe potuto lottare per un torneo di vertice in Eccellenza. In questo senso i curriculum dei giocatori parlano chiaro: una buona metà del probabile undici titolare è reduce proprio da un campionato di Eccellenza “a vincere”. La rosa, assemblata praticamente da zero, è stata inoltre messa a disposizione di un allenatore, Alessandro Del Grosso, reduce da uno storico quinto posto in Serie D con l’Olympia Agnonese. Smaltita la delusione per il mancato ripescaggio in Promozione, primo posto a parte, dal Lanciano ci si aspetta che infili uno dopo l’altro i record di categoria, non solo in ambito abruzzese.
L’Orsogna della presidentessa Angela Di Benedetto, per la terza stagione alla guida del club, puntava alla vittoria nel girone C, dove ha militato negli ultimi anni. Il trasloco nel raggruppamento B con l’ingombrante Lanciano rende proibitiva la vetta della classifica, ma non ridimensiona le ambizioni di una società decisa a lottare fino in fondo per salire in Promozione. Il blocco che negli ultimi anni ha sempre lottato per un campionato di vertice è stato rinforzato e messo a disposizione del nuovo tecnico Paolo D’Orazio, orsognese che era al Villa 2015 (Promozione), da dove viene anche il portiere fuori quota Mattia Pichecchio (1996). Altro fuori quota di buon livello è Matteo Di Piero (1996), guizzante attaccante l’anno scorso alla Marcianese. In attacco l’arrivo di peso è Simone Di Nardo (1988) dal San Donato (girone E), mentre per rinforzare il centrocampo c’è Andrea Pierantoni (1990), ragazzo del posto cresciuto nelle giovanili del Brescia. Come Atessa, Orsogna vanta una prima affiliazione molto datata alla Figc: nel 1941-42 lottò addirittura per la promozione in Serie C.
La squadra del presidente Filippo Di Nucci riparte per confermare la salvezza tranquilla guadagnata al termine dello scorso campionato da neopromossa. Confermato l’allenatore Gianluca D’Onofrio, l’organico è stato rinforzato con buoni elementi di esperienza, quali l’attaccante Samuele Di Paolo (1983), 5 gol con il Roccaspinalveti nella seconda parte dello scorso campionato, e il centrocampista Dino Di Campli (1983) che ha lottato per i play off con la maglia del Real Montazzoli. Ex Real è anche il portiere Luigi Cinalli (1989), mentre dal Fossacesia sono arrivati Yuri Cancellier (1986) e Alessio Alessio Chiarini (1997).
I biancoverdi sono, col Fresa, una delle formazioni più giovani del girone, che si presenta ai nastri di partenza con un organico composto in larga parte da roccolani. La squadra resta affidata all’allenatore Carlo Di Paolo, che ha perso l’attaccante Samuele Di Paolo passato al Paglieta, e Loris Della Penna andato all’Odorisiana. Dopo l’ultima stagione alla Juniores dell’Olympia Agnonese è in compenso tornato il 2000 Andrea Farina. L’obiettivo del Roccaspinalveti resta la salvezza, che nell’ultimo campionato è stata conquistata con diverse giornate di anticipo, dopo che la squadra è stata risistemata nel calciomercato invernale.
I biancazzurri hanno confermato l’allenatore Gianluca Staniscia, mentre alla presidenza c’è stato l’avvicendamento tra i fratelli Catenaro: Andrea, fino all’anno scorso anche giocatore, ha lasciato dopo la nomina ad assessore, e Valerio, anch’egli giocatore, ha assunto la carica di presidente. Entrambi restano comunque tesserati per il San Vito 83. La rosa è stata puntellata con Luca Sgrignoli (1983) dal Guastameroli, il portiere ex Marcianese Mohammed Ezzaki (1987), e il ritorno dal prestito al Fossacesia (Promozione) dell’attaccante Alessandro Pasquini (1992) e del difensore centrale Jacopo Di Battista (1993). L’obiettivo, che appare ampiamente alla portata dei sanvitesi, è una salvezza tranquilla come nella scorsa stagione, quando alla fine i biancazzurri, nelle ultime giornate, si sono addirittura ritrovati a lottare per un posto nei play off.
La rosa a disposizione del tecnico Nicola Di Martino, per il terzo anno consecutivo in rossoblù, è rimasta grossomodo la stessa dell’ultima stagione, quando lo Scerni ha fallito la qualificazione bis ai play off, centrata invece due anni fa. L’unica partenza di rilievo è quella di Cesare Del Bonifro, passato all’Atletico Cupello, mentre sono rimasti altri giocatori rappresentativi come il bomber Domenico Ferrazzo (1991, 14 gol nello scorso campionato), il mediano Giuseppe Lupo (1983) e il centrocampista offensivo Danilo Farina (1989). È una di quelle squadre che può stazionare stabilmente nella parte medioalta della classifica, pronta allo scatto finale per accedere agli spareggi per la Promozione.
La Tollese si presenta ai nastri di partenza con una rosa molto rinnovata. Tra i giocatori principali dell’ultimo campionato sono rimasti l’attaccante Alessandro Luciani, Matteo D’Eusanio, che eredita la fascia di capitano da Simone Criber, Stefano Perfetti, tornato nel dicembre scorso dalla Juniores del Chieti. In panchina è arrivato Massimo La Barba dal Canosa Sannita (girone C), che ha portato con sé diversi elementi tra cui l’esperto difensore centrale Gabriele Spoltore (1983). Tra i volti nuovi in organico ci sono anche due tollesi che militavano in Promozione, Ciccotelli e Sante Quintiliani (1985), ex Virtus Ortona e fratello di Mario. La salvezza senza troppi patemi è un obiettivo che appare facilmente alla portata dei biancorossi.
Il Tre Ville è ancora un cantiere aperto, in ritardo con la preparazione e con l’allestimento della rosa. La formazione gialloverde per ora è affidata a Vincenzo Di Rado, tecnico lancianese che nella scorsa stagione ha lavorato con le giovanili. Dell’organico dello scorso anno non è rimasto praticamente nessuno, e anche la società è ridotta all’osso. C’era in progetto di portare avanti la collaborazione con l’Accademia Calcio Frentana, che per questa stagione avrebbe dovuto fornire ragazzi per assemblare una squadra giovane, ma l’accordo tra Accademia e Lanciano per il settore giovanile ha complicato l’operazione. Il Tre Ville nella prima giornata di campionato osserva il turno di riposo, quindi in questa settimana si concentrerà soprattutto ad allestire l’organico, con la speranza che a stagione in corso possano subentrare fattori che portino a migliorare le prospettive dei gialloverdi.
Il Trigno Celenza punta ad aggiudicarsi, come nella scorsa stagione, la permanenza nella categoria senza passare per i play out. Per farlo i biancazzurri puntano sempre su un gruppo consolidato, costituito essenzialmente da celenzani. La rosa a disposizione del confermato tecnico Paolo Di Pardo è rimasta grossomodo la stessa del precedente campionato, compreso il capocannoniere della squadra, l’esperto attaccante Donato Di Pardo (1982, 10 reti), che però potrebbe non sempre essere a disposizione. Ha salutato i biancazzurri Alessio Pelliccia, passato al Torrebruna, ed è arrivato il portiere rumeno Adrian Dan Ghiran, proveniente dal Real Carpineto.
Dopo la retrocessione dello scorso anno, i vastesi si presentano ai nastri di partenza con una società rinforzata e con una rosa di primo livello per la categoria. Alla presidenza è tornato Pino Travaglini, che negli ultimi anni era stato nella dirigenza della Vastese, ma che in passato aveva guidato il Vasto Marina nei suoi anni migliori tra Eccellenza e Promozione. Per puntare a un campionato di vertice sono stati ingaggiati l’albanese Admir Vasiu (1987), 17 gol l’anno scorso tra Roccaspinalveti e Fresa, il difensore Ernesto Marcovicchio dal Palombaro e il centrocampista Vincenzo Travaglini (1984), l’attaccante Fabio Di Vito che viene dall’Eccellenza molisana, e l’ex Vastese Alessio D’Adamo (1995). Nuovo anche l’allenatore: si tratta di Luigi Ascatigno, già giocatore del Vasto Marina durante la precedente presidenza di Travaglini.
La Virtus Ortona, dopo la retrocessione ai play out dello scorso anno, ha cambiato allenatore: l’ex portiere Alessandro Segalotto ha preso il posto di Stefano Bellé. Acquisto di punta è il bomber Antonio Del Peschio (1984), l’anno scorso 10 gol in 15 partite con la Marcianese, uno degli attaccanti più prolifici della categoria, che tra Prima e Promozione di reti ne ha realizzate quasi 300. Tra le partenze spiccano Davide Valbonesi passato all’Athletic Lanciano, Martelli al Miglianico in Eccellenza, e Mario Quintiliani, tesserato nel marzo scorso e ora al Lanciano. Buona parte della rosa è stata comunque riconfermata, e gli ortonesi sono tra le squadre pronte a lottare per un posto nei play off.