Ripescaggio in Promozione, ecco i criteri: il nuovo Lanciano ha poche speranze ma non è impossibile
È difficile ma non impossibile il ripescaggio in Promozione del Lanciano 1920, denominazione che la Marcianese, prima squadra della città, assumerà nelle prossime settimane. La Figc abruzzese ha ufficializzato oggi i criteri per completare gli organici in caso di posti vacanti: numeri alla mano, per sperare nel “salto di categoria estivo”, ai rossoneri serve più d’una circostanza favorevole, dalle mancate iscrizioni alle rinunce al ripescaggio.
Di certo, se non si liberano posti nelle categorie superiori, per fare passi avanti il nuovo Lanciano può solo acquistare il titolo sportivo di un club che milita in Promozione o in Eccellenza. Se invece qualcuno dà forfait, si fa un pensierino al ripescaggio: il termine per le domande non è stato ancora fissato, ma ci sono i criteri.
Innanzitutto valgono anzianità di affiliazione, risultati sportivi degli ultimi cinque anni e della stagione in corso, attività giovanile e Coppa Disciplina. Vengono considerati inoltre l’impianto sportivo a disposizione, eventuali detrazioni per sanzioni disciplinari particolarmente gravi e la partecipazione alle assemblee federali.
Infine «il consiglio direttivo, per particolari condizioni e titoli di una società, potrà assegnare un punteggio discrezionale fino ad un massimo di 5 punti»: questa è una voce che sicuramente favorirà una società come il nascituro Lanciano 1920, che raccoglie a tutti gli effetti la tradizione sportiva di una città che, fino all’anno scorso, ha rappresentato l’Abruzzo ai massimi livelli del calcio nazionale.
Tuttavia, anche così, il nuovo Lanciano arriverebbe sì e no a una decina di punti: pochi se, come un anno fa, i posti disponibili saranno due (poi sono diventati tre per la defezione last minute del Sulmona). Ne hanno beneficiato il non promosso Raiano e il retrocesso Castiglione Val Fino, che avevano rispettivamente 19,50 e 18,95 punti; seguivano con 13,50 la Virtus Ortona (ripescato per il Sulmona) e con 11,60 il Piazzano.
Purtroppo quasi tutti i criteri fanno perdere terreno ai rossoneri, a partire dalla partecipazione ai play off. Le due finaliste degli spareggi di Prima Categoria saliranno direttamente in Promozione, e se le altre tre semifinaliste chiederanno il ripescaggio, avranno già 3 punti nel carniere. A questi si sommeranno poi i punti per il piazzamento in campionato: da 2 del secondo posto a 0,25 del quinto.
L’anzianità di affiliazione darà 1 punto ai rossoneri, mentre per i risultati degli ultimi 5 anni la Marcianese-Lanciano 1920 ne avrebbe 1,50 per tre stagioni in Prima Categoria e 0,50 per due in Seconda. Con la “storia recente” bisogna fare attenzione a chi scende dalla Promozione, soprattutto se ha militato anche in Eccellenza (è esclusa dal ripescaggio l’ultima classificata).
Invece tra i club di Prima messi meglio in questo caso ci sarebbe il Real Carsoli, che vanta una discreta militanza nel torneo di Promozione, che dà 0,75 punti a campionato, e non è stato ripescato nelle ultime tre stagioni: questa circostanza infatti esclude la possibilità di fare domanda.
Il Real Carsoli potrebbe inoltre avere altri punti se arriva in finale di Coppa Abruzzo, dove, tra chi è in ballo per arrivare agli spareggi, c’è pure Scafa Cast. I marsicani poi sono messi bene in Coppa Disciplina, almeno nella graduatoria di girone.
La squadra che qui farebbe un bel salto in avanti (ma può ancora arrivare prima) è il Piano della Lente. La Marcianese è fuori dalla Disciplina sia generale sia di girone, mentre tra chi potrebbe ambire al ripescaggio sono in buona posizione New Team Pizzoli e Sant’Anna.
Altra nota dolente per la Marcianese-Lanciano 1920 è il settore giovanile: almeno la Juniores la vantano ad esempio Atletico Lempa, Castelnuovo Vomano, Piano della Lente, Real Carsoli, Sant’Anna e Scafa Cast. Qui brilla sicuramente il Piazzano, che ha un settore giovanile ben strutturato.
Insomma, per sperare nel ripescaggio del Lanciano in Promozione, bisogna incrociare le dita per veder inanellarsi: la vittoria dei play off delle squadre che sarebbero avvantaggiate per il ripescaggio; la disponibilità di più posti possibili tra fusioni e defezioni nelle categorie superiori; qualche rinuncia a salire “a tavolino” da qualcuno che sarebbe avanti in graduatoria. Sicuramente è difficile, ma non è impossibile