Nel campionato Ulic 1932 le prime sfide tra Lanciano e Ortona

Nel campionato Ulic 1932 le prime sfide tra Lanciano e Ortona
Le squadre di Dopolavoro Lanciano e Ortona insieme prima della partita alla Pista

Le prime sfide ufficiali tra squadre di calcio di Lanciano e Ortona risalgono al 1932, ma non si giocano nell’ambito della Figc, bensì dell’Ulic, l’Unione Libera Italiana del Calcio fondata nel 1917 e indipendente sino al 1927, ma all’epoca ormai inquadrata nelle strutture federali.

Nel 1931-32 alla Seconda Divisione, competizione regionale gestita dal Direttorio abruzzese della Figc, si iscrivono appena sei club. Tra questi non c’è Lanciano che, nonostante abbia annunciato la propria adesione, non riesce ad allestire la squadra. Così, come in altre zone d’Abruzzi e Molise, si organizza un comitato uliciano per lo svolgimento di un torneo locale.

I campionati dell’Ulic comportano spese minori sia per l’iscrizione sia per gli spostamenti, in quanto si svolgono in un ambito territoriale ristretto e in un arco di tempo minore. Quello frentano tuttavia, a differenza della maggior parte dei tornei uliciani abruzzesi che hanno luogo in estate, inizia già a marzo e va avanti fino a luglio.

L’undici del Fascio Giovanile di Combattimento che partecipa al campionato Ulic del 1932

Ai nastri di partenza sono tre le formazioni lancianesi: Fascio Giovanile di Combattimento, Società Sportiva Arte Bianca che dopo l’iscrizione diventa Gruppo Sportivo Dopolavoro, e Unione Sportiva Pro Italia. Da fuori città arrivano Unione Sportiva Sanvitese che fa riferimento all’Opera Nazionale Dopolavoro di San Vito Marina, Unione Sportiva Orsognese, Unione Sportiva Guardiese e, appunto, la Società Sportiva Pantaleone Rapino di Ortona a Mare.

Le partite a Lanciano si giocano ancora a Villa delle Rose, in quanto il campo del Littorio viene utilizzato dal 1933. Alla Pista gli ortonesi vengono battuti dalla Pro Italia e dai dopolavoristi, mentre pareggiano con il Fascio Giovanile. Di contro la Pantaleone Rapino tra le mura amiche si impone su tutte e tre le lancianesi, anche se con il Fascio Giovanile vince a tavolino per forfait.

Un’immagine della gara tra Pantaleone Rapino e dopolavoristi lancianesi a Villa delle Rose

Ad aggiudicarsi la vittoria, tra l’altro con qualche giornata d’anticipo, sono i dopolavoristi lancianesi, alle cui spalle si piazza la Pantaleone Rapino. Da notare che nessuna squadra di Lanciano veste i colori rossoneri: il Dopolavoro utilizza maglia blu con banda orizzontale gialla, la Pro Italia è rossoblù, e il Fascio Giovanile sceglie il giallo e rosso in quanto colori di Roma.

L’esperienza dell’Ulic lancianese finisce con questo campionato, caratterizzato dai ritiri di San Vito e Orsogna, e praticamente anche del Fascio Giovanile che non gioca le ultime partite, oltre che da diversi episodi di violenza che coinvolgono sia giocatori sia tifosi. Ad ogni modo per gli ortonesi il torneo uliciano rappresenta una sorta di prova generale per l’esordio nella Figc, che avviene con la partecipazione della Pantaleone Rapino alla Seconda Divisione 1932-33, alla quale invece mancherà di nuovo Lanciano, che ancora fatica a riorganizzarsi dopo il fallimento della Virtus e l’esperienza estemporanea della Duilio D’Autilio.

I calciatori della Pro Italia posano con amici e simpatizzanti

Redazione

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